sabato 10 ottobre 2015

I miserabili di Victor Hugo




Scritto nel 1862 , I miserabili è stato uno dei romanzi più importanti del XIX secolo che lo vede tra i più popolari e letti. Ambientato nelle Francia post restaurazione, riporta la vicenda di vari personaggi tra cui il protagonista Jean Valjean condannato al bagno penale e per questo esiliato dalla società. Questo romanzo è uno dei libri più belli che io abbia mai letto in quanto ricco di particolari che portano il lettore non solo ad appassionarsi alla vicende ed a immedesimarsi ma anche a conoscere nel dettaglio la classe sociale che l’autore identifica come “i miserabili”, la più bassa e povera di tutte. Sono descritte inoltre con estrema cura la città di Parigi e i suoi abitanti.
Il linguaggio e lo stile di Hugo rendono un romanzo, che è piuttosto lungo, scorrevole grazie ad una vena ironica che percorre tutta la vicenda creando anche passaggi divertenti.  Di seguito riporto la trama in breve:
Meravigliosa storia di una seconda possibilità. Jean Valjean, giovane potatore molto povero, ruba del pane per il figlio della sorella che sta per morire di fame. Arrestato è condannato al bagno penale in cui è un forzato e dato che tenta più volte l’evasione la sua pena raggiunge i 19 anni di carcere. Uscito dal bagno, in libertà vigilata e con il passaporto giallo che lo identifica come un soggetto molto pericoloso, viene scacciato e temuto da tutti. Non Accolto da nessuna locanda, nemmeno la più infima, chiede asilo al vescovo di Digne che ha un carattere molto caritatevole tanto che vive in quasi totale povertà. Jean Valjean rispondendo ai suoi vecchi istinti deruba il vescovo ma è catturato poco dopo e riportato del vecchio che invece di accusarlo finge di avergli regalato i preziosi rubati. Prima che il ladro si allontani di nuovo il vescovo parla con lui dicendogli che con quei preziosi compra la sua anima e che quindi non potrà più commettere del male ma dovrà promettere di essere un uomo onesto.
Dopo questo incontro Jean Valjean non riuscirà più a commettere reati e sotto falso nome diventa il sindaco di una piccola cittadina di cui ristabilisce l’economia con le sue geniali idee usate nella sua fabbrica con cui da lavoro a molti.
La storia di Jean Valjean si intreccia con quella di Fantine, ragazza giovane e dolce che è stata illusa da un nobile e lasciata con una bambina che la donna ha lasciato in affida ai locandieri Thenardier, che pensa onesti e invece le chiedono soldi per la bambina che è in realtà trattata come una serva.
Quando il segreto della sua bambina viene scoperto, Fantine è la licenziata dalla fabbrica di Jean Valjean e per sopravvivere e pagare i Thenardier è costretta a grandi sacrifici ed in fine a prostituirsi. In breve tempo si ammala e dopo aver aggredito un cliente che l’aveva bagnata con la neve, viene arrestata da Javert inflessibile poliziotto. Jean Valjean come sindaco fa liberare Fantine, indispettendo Javert che già sospettava della sua vera identità dopo averlo visto salvare un operaio da sotto un carretto.
Mentre Jean Valjean si prende cura di Fantina e cerca di riunirla alla piccola Cosette, Javert lo denuncia ma quasi allo stesso tempo un altro uomo è riconosciuto come Jean Valjean  e sta per essere condannato al suo posto. Combattuto dalla possibilità di salvarsi e il salvare l’uomo sconosciuto Jean Valjean si reca al tribunale dove seguendo gli insegnamenti del buon vescovo si autodenuncia entrando così nel mirino di Javert che da qual momento gli darà la caccia spietatamente. I due si incontreranno davanti al letto di morte di Fantine che perderà la vita a causa della paura di essere arrestata da Javert. Qui Jean Valjean viene arrestato.
Dopo molti anni grazie ad un fortunato incidente Jean Valjean riesce a fuggire e viene dichiarato morto sui giornali. Ormai libero va alla locanda dei Thenardier a prendere Cosette, cosa che potrà fare solo dopo aver pagato molti soldi ai fraudolenti locandieri. Tutto sembra andare per il meglio per un breve periodo in cui Jean Valjean dopo l’onestà imparerà anche ad amare grazie alla piccola Cosette che ama come una figlia. Javert tuttavia, sempre sulle sue tracce lo ritrova e lo costringe ad una burrascosa fuga al termine del quale Jean Valjean e Cosette si ritrovano in un convento di clausura in cui troveranno asilo per diversi anni.
Giunta all’adolescenza Cosette lascerà il convento con il padre Jean Valjean e durante le passeggiate con Quest’ultimo incontrerà il giovane Marius di cui si innamorerà perdutamente. Marius ha abbandonato il ricco nonno per divergenze ideologiche e vive in povertà e una volta visto il sorriso di Cosette ricambia l’amore della fanciulla. Tuttavia i giovani non sembrano destinati a stare insieme perché Jean Valjean all’oscuro dell’amore sbocciato e  messo in allarme vorrebbe portare la ragazza in Inghilterra. Quando Marius apprende la notizia e non trova Cosette decide di morire in battaglia sulle barricate della rivolta. In forma  la ragazza con un biglietto e le dichiara il suo amore ma la lettera giunge a Jean Valjean. La lettera di Marius distrugge il mondo di Jean Valjean che pensava di essere l’unico affetto di Cosette, tuttavia anche se geloso del ragazzo va alle barricate disposto a sacrificarsi per salvare il giovane. Marius alle barricate è gravemente ferito e viene portato in salvo da Jean Valjean attraverso le fogne. Presso l’uscita dalla fogna Jean Valjean incontra Thenardiere che lo fa uscire dalla stessa in cambio di soldi. Sembra tutto finito quando fuori dalla fogna Jean Valjean incontra Javert a cui aveva risparmiato la sera prima la vita sulla barricata, in quanto il poliziotto era prigioniero dei ribelli e quindi condannato a morte.
Insieme riportano Marius dal vecchio nonno dopo di che Jean Valjean chiede il permesso a Javert di passare dalla sua casa prima di essere arrestato. Dopo essere arrivato a casa e aver salito le scale Jean Valjean da una finestra vede che Javert lo ha lasciato andare.
Javert preso da dubbi esistenziali che coinvolgono tutta la sua vita incapace di accettare che un condannato possa diventare un uomo onesto si sucida nella Senna.
 Jean Valjean acconsente al matrimonio di Cosette e Marius ma pur sapendo che la sua presenza mette in pericolo la felicità degli sposi non riesce ad allontanarsi da colei che ama come una figlia, perciò dopo aver rivelato la sua vera identità al genero chiede solo di vederla per poco tempo tutte le sere in una stanza dimessa e lontana dal centro della casa. Marius anche se vorrebbe allontanare quel galeotto dalla sua casa acconsente agli incontri ma se ne pente e fa in modo che Jean Valjean capisca di non essere gradito.
Così Jean Valjean giorno per giorno lotta contro se stesso fino a riuscire ad interrompere le sue visite e alla cameriera di Cosette che chiede di lui fa dire di essere partito per un lungo viaggio.
La separazione dell’unico essere che ama porta Jean Valjean ad ammalarsi per la solitudine e l’uomo senza più la sue famosa forza si ritroverà in fin di vita.
Poche ore prima della morte di Jean Valjean, Marius grazie ad un inconsapevole Thenardier viene a sapere che è stato proprio il suocero galeotto a salvagli la vita attraverso le fogne, così prendendo con se la moglie Cosette si precipita dal vecchio morente.
Jean Valjean ormai alla fine morirà  felice perché  amato da sua figlia Cosette e anche dal genero Marius. 

Scritto da La passante


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