Pearl Comfort Sydenstricker nasce in Virginia nel 1892, i genitori missionari della chiesa presbiteriana si trasferiscono in Cina a Ching Kiang, pochi mesi dopo la nascita. A causa della rivolta dei Boxer la famiglia è costretta a trasferirsi a Shanghai nel 1900, lì Pearl impara il cantonese e il pechinese oltre e molte storie e leggende di magia taoiste. Successivamente consegue la laurea in letteratura inglese in Virginia. Nel 1971 sposa John Buck missionario e agronomo con cui torna a vivere in Cina, ma di nuovo per i disordini politici è costretta a trasferirsi, scegliendo questa volta il Giappone. Nello stesso periodo divorzia dal marito e sposa il suo editore Richard J.Wash.Tornata negli Stati Uniti avrà un periodo molto prolifico, anche per pagare le cure della figlia Carol gravemente malata. Fonda numerose associazioni a sostegno delle minoranze etniche e per aiutare i bambini orfani di origine asiatica. Muore nel 1973 in Vermont.
Pearl Buck ha prodotti più di 80 opere, spaziando in tutti i generi letterari. La sua opera più famosa é La buona terra del 1931.
La madre è un romanzo pubblicato nel 1934, ambientato nella Cina settentrionale durante l'occupazione giapponese. Nel Romanzo troviamo rappresentata la vita quotidiana dei contadini poveri del tempo, che vivono solo grazie al loro duro lavoro della terra.
La protagonista è una donna che incarna alla perfezione la figura della madre, tanto che l'autrice non le da nemmeno un nome lei è solo La Madre.
La madre è una povera contadina con due figli piccoli, uno in arrivo, un marito e una anziana suocera. Tutta la casa e la cura dei famigliari ricade su di lei. La sua vita si svolgi tra il lavoro nei campi, il preparare i pasti per la famiglia, cucire abiti per tutti, accudire gli animali e portare a termine le gravidanze che si prospettano numerose. Eppure quella vita non le pesa, è felice e il corpo le permette di sopportare tutte le fatiche. Non è lo stesso per il marito, che sente quella vita come monotona ed è stanco di essere povero, perciò dopo l'ennesima lite con la moglie decide di abbandonare la famiglia.
La madre si trova quindi con il lavoro raddoppiato e per non perdere l'onore inventa che il marito ha trovato un lavoro in città. Con mille stratagemmi convince tutti della veridicità della sua storia e con grandi sforzi e fatiche mantiene la sua famiglia, risparmiando anche denaro.
L'unica cosa di cui sente realmente la mancanza sono quelle gravidanze e quelle nuove nascite quasi annuali, quindi spinta da questo desiderio si concede al nuovo fattore che poi la abbandona. La madre comprende di aver commesso uno sbaglio ed essendo rimasta incinta, deve abortire il bambino. Questo diventerà il suo grande peccato a cui la donna attribuirà tutte le sue sfortune successive.Si dedica perciò ai figli, facendo sposare il primogenito con una ragazza abile ma fredda, che tratta la cognata in modo inferiore perché ceca a causa di una malattia agli occhi che ha fin da piccola. Inoltre sembra che la ragazza sia sterile.
Dopo molte insistenze del figlio e della nuora, la madre da in sposa la figlia ceca ad una famiglia povera. Dopo un breve periodo di ansia, la madre va a trovare la figlia e giunta al villaggio dove risiede scopre che il marito era un ragazzo con problemi mentali e la figlia è morta.
La madre cade nella disperazione e si lega quindi ancora di più al terzogenito, che ha sempre preferito al primo perché più somigliante al padre. Il ragazzo tuttavia si è legato al comunisti, che vengono visti come ladri.
In quel breve periodo, finalmente la moglie del figlio rimane incinta e la madre può godere di una breve felicità anche se preda del timore che per il suo peccato il nipote nasca malato o peggio femmina.
Alla fine, il figlio minore sparisce e si viene a sapere che è stato arrestato e condannato a morte. Lo stesso giorno della morte del figlio prediletto, la madre riceverà la notizia che è nato il suo primo nipote ed è un maschio.
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